Trecento e quattrocento
A metà del Trecento, al piacere trionfa l'amore proprio come nel "Decameron" di Giovanni Boccaccio che scrisse una serie di novelle dove trionfa l'amore, inteso soprattutto come sensualità e piacere, e dove il corteggiamento visto come schermaglia intrigante, prelude al rapporto sessuale, consumato per passione e per desiderio.
La cultura fa moda e le donne si adeguano alla nuova visione iniziando a portare cinture alte in vita ed evidenziando il seno con ampie scollature. Gli uomini, indossano la "braghetta", sopra alla calzamaglia, una specie di tasca che viene a ricadere tra le gambe (destinata, però, ad avere vita breve proprio per la sua volgarità).
I vestiti si fanno sfarzosi e colorati, tanto che in alcuni posti si rendono necessarie nuove leggi per frenare lo sperpero dei ricchi. Persino la punta delle scarpe diventa - per i nobili - talmente lunga, da dover essere fissata al collo del piede con un filo metallico.
Con il diffondersi ed affermarsi del cristianesimo gli usi e costumi sessuali furono trasformati in nome della legge divina, si comincia con il regolamentare i rapporti amorosi, si cominciò con il proibire l'aborto, la bisessualità. Fu credenza generale, che l'eiaculazione maschile erà uno sforzo fisico notevole, e pertanto i medici consigliavano il controllo dei rapporti, di conseguenza un attività sessuale intensa abbreviav la vita e debilitava la vista. Visto che la donna era capace di avere più orgasmi si diffuse l'uso di limitare la donna limitando i rapporti a brevi momenti di tipo animalesco, abbandonando il piacere dei preliminari, inoltre si limitavano i rapporti al solo gesto della procreazione. Si affermava un ideale di donna dalla fronte estremamente spaziosa, al punto che le meno dotate si epilavano i capelli - come testimoniano numerosi quadri del periodo.
Le sopracciglia erano sottilissime, tanto da sembrare disegnate con la punta di un pennello, e gli occhi si preferivano neri e sporgenti. Anche la bocca doveva essere sottile, mentre il naso aquilino non dispiaceva affatto.Ma la particolarità che attirava di più riguardava il mento, preferito tondeggiante e diviso al centro da una fossetta.
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